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Il Piano antenne latita nel Comune di Fagagna e i gestori di telefonia hanno quindi buon gioco nell’imporre le loro preferenze sulla collocazione delle antenne. Ora, a quanto pare, hanno scelto di posizionarne una a ridosso del Parco pubblico del Cjastenâr, meta di bambini e, con le sue passeggiate e i percorsi ginnici, dei tanti amanti della natura. Poco conta che, per l’area scelta, riconoscano un affitto al proprietario. Tante sono le domande che affiorano, non ultima perché l’antenna, invece che sul suolo di un privato adiacente al Cjastenâr, non venga installata sulla zona di chi è presumibile ne usufruirà, ovvero i campi da golf, resort compreso, entrambi sprovvisti di segnale forte e preciso. Se questa ipotesi è corretta, si può pensare che a Fagagna esistano cittadini di serie A e di serie B, ovvero che un’antenna di telefonia sui campi da golf non sia “esteticamente accettabile” mentre poco importa se l’inquinamento elettromagnetico invade il Parco del Cjastenâr.
Eppure, anche se, oltre ai campi da golf e il resort l’antenna servisse pure Villaverde, dagli stessi si potrebbe sempre creare un collegamento via cavo. Vien da chiedersi anche se l’amministrazione comunale sappia dell’aumento di persone elettrosensibili o del rapporto fra l’esposizione elettromagnetica e i suoi effetti sulla salute. O se conosca i valori prudenziali di emissione sul territorio previsti dalla Comunità europea. Insomma, in assenza di elementi oggettivi che escludano conseguenze sulla salute pubblica andrebbe almeno applicato il “principio di precauzione”.
Il Gruppo Amici di Beppe Grillo di Fagagna ritiene prioritaria la salute alle speculazioni commerciali e ci tiene a precisare che, dopo i recenti casi di intervento della magistratura con il sequestro dei terreni per un’iniziativa imprenditoriale effettuata in spregio delle normative urbanistico-ambientali e distruttiva dell’ambiente naturale – come detto dal Gip del Tribunale di Udine – non si fermerà nell’azione di denuncia di altri casi poco chiari dell’amministrazione comunale. Ora pare che – finalmente! – il Comune di Fagagna abbia dato incarico a un tecnico toscano di stendere il Piano antenne: speriamo venga redatto nell’attenzione alla salute di tutti e che si eviti la collocazione di antenne in luoghi di particolare pregio naturalistico, agricolo e paesaggistico, in zone di svago come il Parco Cjastenâr o nelle vicinanze delle scuole.
In ogni caso ci si chiede – e si chiede alla cittadinanza oltre che all’amministrazione comunale e alle autorità competenti – perché esista questa paradossale mancanza di controlli sul rispetto delle norme. Se pensiamo ai recenti “piccoli inconvenienti” apparsi sulla stampa, dalla Centrale a biogas di Ciconicco ai frequenti allagamenti in molte zone del territorio, dalla criticità strutturale di un condominio al sequestro di terreni per circa 7500 metri quadrati a Villaverde e al suo problema annoso di fognature o ancora, sempre in zona, alla pista ciclabile che ha visto procedure non proprio cristalline e, non ultima, all’ipotesi di installazione di un’antenna per la telefonia mobile nel Parco Cjastenâr, veniamo presi dallo sconforto di essere sempre considerati solo “preziosi elettori” in periodo elettorale e silenti “cittadini sudditi” per il resto del tempo.
il parco del Cjastenar