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Da più parti la proposta di referendum per l’uscita dall’Euro è considerata mera perdita di tempo, ma ci si chiede se perdita di tempo non sia confidare che la maggioranza di governo, la cui sudditanza alle politiche di Bruxelles è sotto gli occhi di tutti, prenda direttamente l’iniziativa di recedere dalle condizioni del trattato di Maastricht, poste a fondamento della permanenza nell’Euro, o trovi altra coraggiosa via per svincolarsi dalla moneta unica e poter ridisegnare le strategie più idonee a far ripartire l’agonizzante economia italiana.
Nel frattempo, il Movimento 5 Stelle, nato per portare nelle istituzioni la voce dei veri detentori della sovranità in questo Paese, non se ne sta con le mani in mano e promuove una proposta di legge costituzionale d’iniziativa popolare, che approvi l’indizione di un referendum consultivo per un’eventuale uscita dall’euro, permettendo agli italiani, che a suo tempo dovettero subire l’adesione all’euromoneta senza poter esprimere il proprio parere, di affermare la propria volontà o meno di ritornare a una moneta nazionale, riappropriandosi di quella sovranità monetaria che fu loro strappata a tavolino.
E’ noto che la nostra Costituzione prevede solo due tipi di referendum: quello abrogativo e quello confermativo, e che per consentire un referendum consultivo occorra approvare una specifica legge costituzionale. Come si fece nel 1989, quando si trattò di chiedere, attraverso un referendum consultivo, il parere degli elettori sul conferimento o meno di un mandato costituente al Parlamento europeo che si sarebbe formato a seguito delle contestuali elezioni europee del 18 giugno 1989.
Da qui la proposta di legge costituzionale del Movimento 5 Stelle, presso i cui banchetti di tutta Italia è possibile apporre la propria firma di adesione.
Bastano solo 50.000 firme per presentare la proposta, ma nei prossimi sei mesi il Movimento 5 Stelle conta di raccoglierne, tra i cittadini elettori di tutte le forze politiche, alcuni milioni, affinché il Parlamento non possa opporre alibi e ignorare una richiesta proveniente da una sola forza di opposizione. Una volta presentata la proposta di legge, i parlamentari M5S si faranno carico di promuoverne il percorso parlamentare, fino a portarla in Aula per la discussione.
A Udine si potrà firmare ogni sabato presso i banchetti allestiti di mattina al mercato di Viale Vat e nel pomeriggio all’imbocco della Galleria Bardelli in via Canciani. E’ in corso di definizione anche la possibilità di firmare presso i locali del Comune.
Di Maio presenta la proposta di legge costituzionale alla stampa straniera:
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