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Quand’ero bambina, per bere l’acqua buona si andava a Chiarins o alle Aghe Plevane (in quel di Martignacco). Le mie zie invece andavano in fila alla Fontevecchia (Massignano AP) con le brocche in testa, perché dal rubinetto arrivava un filo d’acqua e non sempre. Per cui, quando ho visto le file alle “casette dell’acqua, con la memoria sono tornata indietro nel tempo.
Almeno, allora, era gratis anche se mi sarebbe sembrato un’assurdità dover pagare l’acqua naturale per bere o per lavarsi.
Con tutte le tasse che paghiamo sembrerebbe logico che certi servizi fossero gratuiti mentre invece aumentano in continuazione. Non è un caso se qualcuno ha notato quanto sia maestosa la sede del CAFC, con quelle enormi superfici e vetrate. E quanto può essere dispendiosa.
Ma chi se ne frega, paghiamo sempre noi.
I tubi della rete idrica sono un colabrodo ma chi se ne frega, paghiamo sempre noi.
Ora infatti anche alla casetta dell’acqua si paga.
Pochi centesimi al litro ma c’è ben tempo per aumentare, si comincia sempre così.
Con tanto di articolo sul giornale da parte dell’assessore competente e tanto di avviso appiccicato all’erogatore: “Fra pochi giorni l’acqua naturale costerà tre cent al litro”.
Mi sono arrabbiata! Anche perché, quando abbiamo fatto una segnalazione all’assessore su una questione igienica, non ne abbiamo ottenuto alcun riscontro e nulla è cambiato.
Ora quindi, dato che la “pubblica fontanella” rifiuta le monetine da uno o due cent – e naturalmente non da resto – le alternative sono tre:
– regalare al distributore l’eccedenza;
– prelevare almeno cinque litri;
– acquistare la tesserina ricaricabile: costo iniziale 5 euro, ossia 4 euro per la sola tessera più uno per il consumo.
E infine, chi ci guadagna e chi ci rimette?
Considerando anche la probabilità che le gettoniere siano eliminate a breve termine, lasciando esclusivamente l’erogazione con tessera.
Ma, l’acqua naturale, è un bene pubblico o un bene privato?
E a quando la “casetta del buon respiro”: cinque euro per una boccata d’aria dall’Himalaya?
Perché la nostra ormai…
Ieri alle 12.40 in ben quattro persone siamo tornate a mani vuote dalla casetta dell’acqua.
All’improvviso rifiutava le monete e accettava solo la tessera.
Oggi almeno c’era un cartello: “Gettoniera fuori uso erogazione solo con tessera”.
Dato che pare che la rete idrica sia un colabrobo, perché dovremmo pagare 4 euro di tessera per poter bere acqua naturale?
Meglio bere vino: Assessore cin cin!!!!!