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Si perpetua la non-volontà politica sull’annoso problema dei passaggi a livello che tagliano in due la città, con la contestuale umiliazione dei cittadini, sia del loro tempo che delle loro istanze.
Infatti, come da manuale, l’altro ieri è stata rimandata a data da destinarsi – per l’assenza dei principali convocati – la commissione, richiesta ancora lo scorso 4 maggio da Claudia Gallanda (M5S) e da tutte le opposizioni in Comune di Udine, per conoscere lo “stato dell’arte” sulla dismissione dei passaggi a livello e il relativo trasferimento dei treni sulla tratta interrata, con contestuale convocazione dell’assessore competente, Mariagrazia Santoro, di rappresentanti delle ferrovie e dei Comitati per la dismissione.
Cosa ovvia, data la concomitanza di un’analoga riunione in Regione, indetta per lo stesso giorno e alla stessa ora, fra le stesse persone richieste in Comune.
Ingiustificabile invece la proceduta adottata dal presidente della Commissione Territorio e Ambiente, Mario Canciani, il quale pur sapendo che l’assessore e i rappresentanti di RFI non sarebbero intervenuti, ha lasciato il tutto all’ordine dal giorno, senza preoccuparsi di avvisare del prevedibile rimando gli altri convocati (i cittadini dei Comitati), che invece erano presenti.
Poco importa che l’assessore Santoro “si sia giustificata”, come ha detto Canciani, rimane evidente la volontà di non interagire con la cittadinanza, sballottandosi il problema solo fra i vertici di Comune e Regione.
Così come poco importa che Canciani abbia affermato, facendo intendere quelli delle Ferrovie, che “gli interlocutori non ci saranno neanche le altre volte perché hanno detto che questo problema non e’ di interesse comunale”.
Sembra quasi che, adesso, siano i vertici di RFI a dover preoccuparsi dei cittadini e del bene comune di Udine! E magari con Honsell e la sua giunta come casellanti?

Intanto venerdì 22 maggio è stata protocollata un’argomentata mozione di sfiducia verso la presidenza Canciani, prima firmataria Gallanda, aperta alle firme di chiunque voglia aderirvi, sia dell’opposizione che della maggioranza.

mozione sfiducia Canciani, compresa la successiva integrazione.