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Vorrei entrare nel merito della questione relativa al cambio/integrazione del nome dello “Stadio Friuli”, sulla quale avevo richiesto più volte, ancora a partire da fine agosto, sia il parere del Segretario Generale Carmine Cipriano che quello dell’ avv. Martinuzzi, Dirigente dell’Avvocatura del Comune di Udine.
Dopo aver sollecitato il parere anche nel corso della seduta della commissione “Verifica Programma” di mercoledi scorso, lo stesso è pervenuto, da parte di Martinuzzi, a tutti i commissari e ai capigruppo presenti in sala, il giorno dopo.
Da questo parere si rileva, tra l’altro, che “le variazioni consentite, per lavori forniture e servizi, trovino la propria ratio nell’esplicitazione di un interesse pubblico alla corretta esecuzione di quanto previsto come risultato finale, risultato che peraltro deve essere sempre coerente con quanto inizialmente individuato dall’Amministrazione committente.”
D’ altra parte poi mi trovo a rilevare che la delibera dell’ANAC relativa allo “Stadio Friuli” del 17.06.15 cita: “stante l’assenza in particolare, di un’analisi di convenienza economica dell’operazione da parte dell’amministrazione; il Comune avrebbe dovuto, infatti, provvedere alla determinazione del potenziale valore della gestone dello stadio, alla stregua di quanto fatto per la stima del valore del diritto di superficie”.
Perché a suo tempo questo non è stato fatto?
Dove e quando, quindi, e da parte di chi, la valutazione di questo solo ora tanto sbandierato interesse pubblico?
Claudia Gallanda
M5S