Apprendo dalla stampa che sono in fase di studio da parte dell’amministrazione nuove azioni relative alla raccolta/controllo abbandono rifiuti.
Da queste notizie pare l’amministrazione voglia continuare ad andare in direzione opposta a quanto da me auspicato quest’ estate con il progetto, supportato da numerose mozioni, di introduzione della tariffazione puntuale e contemporaneo affiancamento ai dipendenti ora in forza alla Net di soggetti in regime di pena sostitutiva, e quindi non retribuiti.
A questi soggetti io mi sarei riferita, trovando una modalità di concerto con l’amministrazione, per risparmiare i 65mila (2014) e i 40mila – parziali – (2015) spesi per la pulizia dei rifiuti abbandonati nelle zone fuori città, così come, invece, in centro abitato, 183mila (2014) e 141mila – parziali – (2015) solo per fare un esempio.
Ed anche, e non solo loro, come “ausiliari della vigilanza ecologica”, in quanto presumo che il “lavoro istruttorio” a cui si riferisce l’assessore Pizza, altro non sia che un controllo inerente al rifiuto abbandonato per trovare eventuali riferimenti al proprietario.
Per non parlare della “ricicleria”, per la quale proponevo di usare immobili del comune o capannoni sfitti, e che costerà al comune e alla regione ben 250mila euro ex novo, creando una struttura assolutamente antieconomica, fin dall’inizio. Se incentivare l’edilizia viene fatto in questo modo, con tutta la gente che fra un po’ dormirà all’addiaccio, preferisco non commentare.
Non riuscendo, purtroppo, a raggiungere il numero di firme necessario né ad una commissione “forzata”, né ad un consiglio “straordinario”, sono infatti nuovamente a sollecitare, in modo ambivalente e complementare, anche nella tempistica, sia la convocazione di una commissione di approfondimento sui temi da me proposti da parte del nuovo Presidente Ceccon, aperta, come quella delle Uti, a tutti i consiglieri che vogliano informarsi, sia di un consiglio convocato per discutere non solo di bilancio e di Uti, dal voto già scontato, o di mozioni di sentimenti, ma di temi concreti di diretto interesse dei cittadini.
Inoltre, se si parla di “valutare un investimento di alcune migliaia di euro per migliorare la visibilità delle scritte nei cassonetti”, si da conferma che, purtroppo, le mie mozioni “nascano già morte”.
Per far capire il fatto di quanto non interessi approfondire questi temi all’amministrazione, basti pensare che, a seguito delle mie continue e insistenti richieste di continuare il consiglio quando ci sono i tempi, per riuscire ad affrontare le mozioni (presentate quasi esclusivamente dall’opposizione) anche per evitare costi inutili, la mia resta lettera morta. Una delle prime ad alzarsi dalla sedia, in queste occasioni, è proprio l’assessore al bilancio Del Torre, che, nel suo ruolo, dovrebbe invece appoggiare le mie richieste, invece di allargare le braccia quando si rilevano le sempre più ingenti cifre di insoluti a carico del comune, riuscendo solo a proporre la brillante soluzione di tre rate di pagamento al posto di due.
Claudia Gallanda