Dopo 8 mesi e cinque mozioni, una richiesta di consiglio straordinario ed il tentato ostruzionismo di Della Rossa
(hei si chiude, no?
Andiamo avanti un’ora con lei.
Ma stai scherzando, sta un’ora la Gallanda.
A questo punto andiamo via…) – in mezz’ ora si sono trattate 4 mozioni-.
e di Barel, che voleva rinviare il tutto all’anno venturo,
se non le mozioni rifiuti, almeno la questione sul quartiere Aurora è giunta, faticosamente, a destinazione in aula.
Già ad aprile depositavo una mozione che, tra le altre cose, impegnava il Sindaco e la Giunta a far si che i possibili usi delle stanze libere del poliambulatorio (in prima battuta) e dei locali adiacenti sempre facenti parte del piano terra e di proprietà del Comune di Udine, fossero adibiti, anche con spazi a rotazione, per ottimizzare le risorse, anche a punto di ascolto per mamme in difficoltà e consultorio.
Discussa “come da prassi” mesi dopo, quando già la maggioranza, sempre anche in seguito all’ indispensabile attivazione dei residenti, stava cominciando ad occuparsene, con i suoi potenti mezzi.
E regolarmente bocciata in toto, senza nè discuterla, nè emendarla.
Poi sono state da me proposte altre tre mozioni, in cui si chiedeva, anche, anticipandolo di mesi, quello che è poi stato effettivamente proposto recentemente dall’ amministrazione: abbassamento dell’ affitto e affiancamento altri professionisti ai medici esistenti).
Ma giudicate “nemmeno emendabili” e bocciate anche quelle (prima ovviamente richiesto il ritiro “come di prassi” e la mitica condivisione della loro).
Per arrivare a proporre la propria, precedentemente confezionata su misura, come da cronaca accade spesso per le gare d’appalto e per i concorsi pubblici.
Personalmente, dopo aver chiesto un minimo di coerenza, insieme alla consigliera Porzio, la ho votata favorevolmente.
Non siamo tutti uguali. Per fortuna!
Claudia Gallanda