Se c’ è questa dimostrata convenienza per continuare sulla strada esistente, da parte del Comune di Udine e della Net, perchè tutta questa resistenza ad affrontare nel dettaglio la questione rifiuti, per mesi, prima in commissione e poi in consiglio, “obbligando” per l’ennesima volta a procedere per entrambi “in via forzata” ?
Con notevole “letteratura di mail” ?
Non so davvero darmi una risposta…
Quando si sente dire che non ci sono proposte, questo non è vero.
Ce ne sono, e tante, solo che chi ne aveva facoltà ha deciso, per mesi, caparbiamente, che non fossero discusse in consiglio in tempo utile.
Tra l’altro oltre una decina, tra consiglieri ed assessori, quando ho ribadito la proposta di continuare la seduta consiliare se ne erano già andati, presumo in segno di rispetto.
Dopo lo scorso consiglio del 21 c.m., volutamente convocato senza eventuale proseguimento, o ad oltranza, come avvenuto in altri casi, e la seduta dell’assemblea dei soci di Net, partecipata del comune di Udine, del giorno seguente, leggo che si ha intenzione di procedere sulla strada esistente, andando sempre più nel mare grande, dove forse si potrà, forse, risparmiare si qualcosa, ma a monte di un controllo sempre minore e di un coinvolgimento e responsabilizzazione dei cittadini pari a zero.
Inoltre, dalle ultime notizie, almeno tre domande sorgono spontanee:
L’eventuale risparmio ai cittadini sarà subordinato a pratiche di incenerimento dei rifiuti, magari in zona?
I costi terranno conto anche delle ripercussioni sulla salute, visto il livello dei controlli che abbiamo notoriamente in Italia, rispetto, ad esempio, all’ Austria ?
Quali saranno i dettagli del previsto investimento in project financing (investimento garantito dai flussi di cassa previsti dalla attività di gestione dell’opera stessa) dell’ impianto da 30 milioni di euro, che, vista la consistenza della cifra, si preannuncia come strada senza ritorno ?
Approfitto dell’ occasione, inoltre, per rispondere ai rilievi del dott. Londero in commissione.
Il contratto per la gestione dei servizi di igiene urbana tra il comune di Udine e la Net, per quanto la stessa di diritto privato, ma a capitale interamente pubblico, rientra nell’ordinaria amministrazione della Net, pertanto ogni decisione in merito – quindi anche modifiche dello stesso – può essere presa dal suo CdA.
Auguri a tutti.
Claudia Gallanda.
M5S
Udine, 24.12.2016.
Inviato a Messaggero Veneto il 24.12.2016 con mail.