Dacia firma il nuovo stadio di Udine
COMUNICATO STAMPA
[ 08.01.2016 ]
Udinese Calcio e Dacia sono orgogliose di annunciare la prossima inaugurazione del nuovo stadio di Udine. Nelle prossime settimane sarà infatti celebrata ufficialmente la nascita del nuovo modernissimo impianto.
Per la prima volta in Italia, uno stadio calcistico sarà sponsorizzato da un brand automotive.
«Sarò felice di celebrare la nascita del nuovo stadio insieme al management Dacia, che ha voluto essere ancora una volta al nostro fianco con questo prestigioso intervento di sponsorizzazione.» dichiara Gianpaolo Pozzo, patron del club.
«La sponsorizzazione del nuovo stadio di Udine, di cui siamo felici e fieri, è il coronamento di una partnership di successo e viene a suggellare anni di preziosa collaborazione che hanno portato importanti risultati ad entrambi i partner. Dacia Arena rappresenta l’inizio di una nuova èra sia per Dacia che per Udinese Calcio e sono sicuro che sarà costellata da tanti momenti da celebrare insieme.» ha commentato Bernard Chrétien, Direttore Generale di Renault Italia.
Con una capienza di 25.000 spettatori, il nuovo impianto presenta una forte componente di innovazione, evidente già dall’esterno osservando la struttura ricoperta da un originale rivestimento a diamante, quasi un’anticipazione per chi si avvicina a questo vero e proprio gioiello dedicato agli sportivi.
Dacia Arena costituirà un modello in Europa da molti punti di vista, tra cui la particolare attenzione all’ambiente con cui la struttura è stata pensata e concepita e standard di sicurezza rivoluzionari. Si tratterà, infatti, del primo stadio in Italia senza barriere, ciò che contribuirà ad arricchire, per il pubblico presente, il piacere dello spettacolo offerto dal gioco in campo. Un perfetto mix tra un grande teatro e un’arena emozionante e coinvolgente.
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Con la presente vorrei dare la mia posizione sulla questione Stadio Friuli – ultimi aggiornamenti.
Vi invio, se non altro a titolo informativo, la mia replica a quanto accaduto a fine dicembre in una trasmissione televisiva, con spiacevoli quanto ingiustificate – voi avete già preso in esame le mie mozioni – illazioni da parte dell’assessore Scalettaris:
Gentile Direttore,
in relazione all’intervista fatta all’Assessore ai lavori pubblici avv. Scalettaris e trasmessa da Video Regione in data 24.12.15 in qualità di Consigliere Comunale in Udine mi appello al diritto di replica e desidero rispondere ad alcune affermazioni.
L’Assessore ha definito le mozioni da me presentate
1) “costantemente popolate da errori di sintassi”
2) “praticamente identiche tra loro”;
3) “proposte semplicemente irricevibili per un’amministrazione pubblica. Non diventa certo quella la priorità da discutere”
A tale proposito rinvio al sito del Comune di Udine che contiene le mozioni da me depositate, lasciando libera lettura e libero giudizio a ognuno. Tali mozioni, se giudicate irricevibili e popolate da errori di sintassi, potevano essere emendate in sede di discussione.
Le mozioni devono essere valutate nel merito e non nella forma. Qualora però la maggioranza dall’alto del suo scranno le consideri non discutibili, i Consiglieri di appartenenza possono e dovrebbero coerentemente astenersi, piuttosto che votare contro, come puntualmente avviene.
Per quanto riguarda il costo delle sedute, ricordo all’Assessore:
– che chiedo costantemente l’ottimizzazione delle sedute, aumentandone la durata in presenza di argomenti urgenti da discutere. Ma spesso mentre parlo, buona parte della maggioranza ha già indossato il cappotto e ha la borsa in mano. Ricordo che lo scorso anno, per accingersi alla bicchierata natalizia, si terminava la seduta dopo solo due ore e mezza. Le mie proteste di allora, come quelle di oggi, a nulla sono servite.
– che spesso molti professionisti, specie della maggioranza, arrivano in Consiglio e/o in Commissione a lavori già iniziati (a volte anche un’ora, quasi due ore dopo) e a volte percepiscono il gettone anche a fronte di mezz’ora di partecipazione. Sottolineo come la cosa non mi appartiene IN QUANTO PER MIA ABITUDINE SONO PRESENTE A QUASI TUTTE LE COMMISSIONI, ANCHE A QUELLE IN CUI NON PERCEPISCO IL GETTONE.
– L’Assessore dichiara che il M5S “dovrebbe essere soddisfatto che la maggioranza condivida alcune delle loro richieste”.
A tale affermazione rispondo ricordando che spesso il M5S ha votato a favore le proposte della maggioranza, invero è successo molto raramente che la maggioranza facesse il contrario, esprimendo quasi sempre giudizio negativo sulle numerosissime proposte del M5S.
Approfitto dell’occasione per ricordare all’Assessore che ancora i primi giorni di ottobre sono scaduti i termini (per quanto non perentori) per fornire risposta scritta a due mie interrogazioni sullo Stadio Friuli, in particolare in una di queste si faceva riferimento a una delibera dell’ANAC. Nella stessa si rilevava che “il Comune avrebbe dovuto provvedere alla determinazione del potenziale valore della gestione dello Stadio, alla stregua di quanto fatto per la stima del valore del diritto di superficie”. A quasi metà gennaio, quindi con più di tre mesi di ritardo, tali risposte non mi sono ancora giunte.
Ringrazio per la possibilità di replica che mi è stata data e porgo i migliori saluti. Claudia Gallanda
In particolare, alla luce degli ultimi sviluppi della questione Stadio, sono a far notare, oltre a quanto da me evidenziato nel penultimo capoverso della lettera, le seguenti questioni, che spesso emergono anche da posizioni espresse dai tifosi, e non solo:
– se non ci fosse stato Pozzo il nuovo stadio, visto le scarse risorse pubbliche, non si sarebbe fatto: errato, in quanto, se ci fosse stata in generale più lungimiranza e, negli anni, meno spreco di risorse pubbliche, ed una visione di più largo respiro (perché non è stato preso in esame a suo tempo il potenziale valore del diritto di gestione dello stadio, oltre che il mero dritto di superficie? -casualità? E perché si continua a non rispondere in proposito?) la cosa non sarebbe stata poi impossibile, magari con un accantonamento annuale – e non mi riferisco solo alla questione stadio, ma ad una visione complessiva della gestione città.
– Pozzo è un imprenditore ed ha sempre fatto i suoi interessi.
Questo è ovvio. E lo farà sempre.
Dobbiamo però chiederci anche: E il comune ha sempre fatto economicamente i suoi, oltre che quelli dei tifosi (che comunque rappresentano una quota importante, ma pur sempre una minoranza dei cittadini contribuenti udinesi) ?
Attendiamo sorprese ad effetto dell’ultima ora, delle quali, comunque, sarà doverosa la verifica della legittimità formale.
Gallanda Claudia.
M5S
Inviata a Messaggero Veneto, Gazzettino e Videoregione in data 09.01.2016