SSM, insieme al Comune di Udine, aveva a suo tempo predisposto un piano economico e di rientro dalla spesa per il parcheggio di Piazza Primo Maggio, ora saltato. Sarebbe buona norma per una Amministrazione che si rispetti, in base ai principi cardine di efficacia economicità ed efficienza, avere le idee più chiare su quello che si delibera, e non predisporre un piano che già fa fatica, in tempi di crisi, a stare in piedi, e rimangiarselo poco dopo. Scaricando le conseguenze delle proprie scelte sulle tasche dei cittadini.
La situazione antecedente l’opera era la seguente, per sommi capi:
399 posti in sosta a rotazione,
173 sosta libera
a costo di gestione quasi pari a zero, senza spendere gli 8 milioni dell’opera.
Ora invece ci saranno solo 380 posti coperti (di cui un centinaio riservati agli abbonati) + 25 in superficie; rispetto al piano originario ce ne dovevano essere invece 90.
Questa variazione in superficie è motivata da puri motivi estetici, o da altro?
Si perdono anche ulteriori posti per la pedonalizzazione, e in cambio degli stessi, anche ad alta resa economica, la partecipata del comune chiede a compensazione altri 119 ulteriori posti blu, (derivanti dalla sottrazione tra 374 – nuovi posti blu – e 255 – posti tolti per le modifiche in corso).
Ricordo che l’aumento globale tariffario sarà comunque del 19%, pari al ricarico sul cimiteriale (differenza in + tra ricavi e costi).
Inoltre vorrei ricordare che, come da allegato alle delibera di Giunta: “La delimitazione dell’area di rilevanza urbanistica, all’interno della quale il numero di stalli a pagamento non è soggetto a limitazioni, non necessita di variazioni coincidendo con il ring esterno (Deliberazione consiliare 115/1991)”
Con questa delibera, a suo tempo, si superò la norma di legge che prevedeva una determinata quantità di stalli bianchi gratuiti in proporzione a quelli blu, riferendosi però non solo al centro storico, ma ad una zona relativamente vasta, delimitata dal ring esterno.
Ho provato, nel corso del penultimo consiglio, a ripristinare la situazione antecedente dal 1991, ma la cosa è stata bocciata dalla maggioranza, e da quasi tutta l’opposizione.
Ma non preccupiamoci più di tanto, perché, non esistendo molte vie di fuga, tocca soccombere alle leggi del mercato, come si desume da quanto scritto nello stesso allegato a pag. 10 “: L’eventuale possibilità di un esodo massiccio verso gli stalli di sosta gratuita a ridosso dell’area a pagamento è poco verosimile in quanto i viali della circonvallazione e le aree immediatamente all’esterno del ring presentano già oggi dati di occupazione degli stalli vicini alla saturazione”.
e ancora, da delibera di Giunta 168 del 19 aprile 2016, a pag. 6: “Evidenziato che all’interno del Ring, quasi completamente tariffato a pagamento, sussistono alcune aree che costituiscono una anomalia rispetto al sistema della tariffazione della sosta, ovvero risultano non tariffate, e vanno pertanto regolamentate a pagamento, senza per questo impattare sulla perimetrazione dell’area di rilevanza urbanistica (stabilita con Deliberazione di Consiglio n. 115/1991), che già le ricomprende, coincidendo con il ring esterno”
Il futuro, quindi, non è roseo, ma BLU.
Questo sarà il colpo di grazia per il centro.
Morale: paga e taci…o corri”.
L’autista è riservato al Sindaco e, se serve, ai membri della Giunta.
Claudia Gallanda
M5S