Quello che salta all’occhio, in questa vicenda, non è nemmeno la questione pedonalizzazione si, pedonalizzazione no, quanto che per l’ ennesima volta si proceda a vista.
Buon senso vorrebbe che, a monte di una spesa così importante, prima si definissero le strategie future, e che cosa passera’ (ed il peso previsto, considerando anche eventuali traslochi) e poi, solo in seguito, si procedesse al resto.
Senza correzioni in corso d’ opera, che faranno lievitare i costi.
Parlando con alcuni esercenti, inoltre, oltre a non essere stati direttamente interpellati e coinvolti, ho recepito che non si sono analizzate preventivamente con gli stessi, ad esempio, quali saranno le modalità di carico e scarico della merce.
Cosa di primaria importanza, invece.
Ritengo la scelta della pietra piasentina un azzardo, in quanto molto delicata.
E, in questi casi, si dovrebbero utilizzare materiali e spessori adeguati non solo ad un uso pedonale, ma anche a possibili usi futuri diversi.
Per non dovere magari, tra qualche anno, risistemare le cose.
Ma, si sa, fare e disfare, è tutto un lavorare.

Claudia Gallanda
M5S

Inviata alle principali testate il 28 settembre 2016.
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