
Certo non suona rassicurante, e nemmeno sostenibile economicamente, specie a lungo termine, il messaggio dei 3500 euro per ogni clandestino che accetta di tornare al suo paese.
Con il rischio, poi, che il paese di provenienza, magari, come pare, abbia anche la facoltà di non riaccoglierlo a casa.
Tra l’altro riterrei si dovrebbe considerare attentamente i costi e valutare anche le modalità di rimpatrio alternative al volo aereo.
Le norme sovranazionali si rivelano ogni giorno più carenti, specie rapportate al difficile momento economico che l’Italia, e gli italiani, stanno attraversando.
Riterrei opportuna un’attenta e razionale analisi in sede internazionale, cercando e trovando, anche trasversalmente, soluzioni sostenibili per mettere un freno a determinati comportamenti, aiutando, almeno ove possibile, ed in modo economicamente equo e conveniente anche per noi, queste persone a casa propria.
Da noi, per contro, nello stesso momento, storiche ditte come la Esse di Raveo, costrette ad andare all’estero perchè non è più conveniente restare a casa propria, e persone non tutelate che perdono i propri risparmi.
Siamo proprio al paradosso.
Claudia Gallanda
Consigliera comunale di Udine.
M5S.
Inviata alle principali testate il 18.01.2017.