DAL MOMENTO CHE, INVECE DI RICEVERE UNA RISPOSTA “FUNZIONALE” DAI COLLEGHI, A MIE ISTANZE VIA MAIL,
SONO PERVENUTE SOLO RIMOSTRANZE DA PARTE DI ALCUNI “ATTIVISTI” CHE VOLEVANO ESSERE TOLTI DALLA MAIL ALLARGATA,
DOPO CHE, ANCHE CON SOLO DUE PRESENZE (UN COMIZIO IN PIAZZA E UN BANCHETTO), DIMOSTRANDO ALTO GRADO DI RESPONSABILITA’ E DI CONOSCENZA DELLA QUESTIONE
AVEVANO PROVVEDUTO A FIRMARE IL DOCUMENTO DI ACCUSA E PRESA DI DISTANZA DAL MIO OPERATO, E DALLA MIA PERSONA, E VOTATO LO STESSO,
COME PURE DA QUELLA DEL CONSIGLIERE PEROZZO, EX CANDIDATO SINDACO,
E, DOPO AVER TIRATO IL SASSO, E NASCOSTO LA MANO, NON SEMBRANO PIU’ INTERESSATI ALLA QUESTIONE,
NE’ AGLI SVILUPPI DELLA STESSA,
CONTINUO A PORTARE AVANTI IL MIO LAVORO, NEL MODO IN CUI RITENGO OPPORTUNO,
E NEL MIGLIOR MODO CHE POSSO.
HO INVIATO LA LETTERA DI SEGUITO ESPOSTA AI DIRIGENTI UTI E COMUNE, SPERANDO, FORSE, IN UN RISPETTO DEI TERMINI DI REGOLAMENTO, E DI STATUTO:
Al Presidente dell’UTI Friuli Centrale
Sindaco Furio Honsell
Al Sindaco del Comune di Campoformido
Monica Bertolini
Al Dirigente Giuseppe Manto
Al Dirigente Carmine Cipriano
Al Dirigente Luigi Fantini
Alla Segreteria Consiglio
Ognuno per la parte di competenza.
Buongiorno,
visti gli ultimi -e non solo- accadimenti, relativi alle competenze ed alle funzioni delle Uti, nonché i reiterati comportamenti dell’amministrazione udinese in relazione al rispetto dei termini di Regolamento e di Statuto (anche 12 mesi per ottenere una risposta in vece dei previsti 1 mese = 30 gg, per quanto non perentori), anche sorvolando su quanto queste scorrette e pervicaci modalità comportino inutili costi per gli uffici, e quindi per tutti i cittadini udinesi, me compresa, in tempi di carestia,
con la presente
chiedo formalmente alle S.S. V.V.,
ognuno per la propria parte di competenza,
le risposte relative ai miei quesiti, sia che si scelga, a Vs. discrezione, la modalità dell’interrogazione a imposta scritta, che quella dell’interpellanza in aula.
Entrambe inviate alla segreteria, e protocollate a parte.
Il Regolamento/Statuto non lo vieta.
A mali estremi, estremi rimedi.
Attendo fiduciosa un tempestivo riscontro, nell’interesse delle parti in causa,
e del rispetto della dignità dei consiglieri di opposizione.
Grazie dell’attenzione.
Claudia Gallanda.
Consigliera comunale Udine
M5S.
Buongiorno.
invio interrogazione a r.s.
Gallanda Claudia.
La sottoscritta consigliera comunale Gallanda Claudia,
PREMESSO CHE
– recentemente sono apparse sugli organi di informazione locali notizie relative a una prevista variazione dei trattamenti economici dei vigili urbani di Udine e di Tavagnacco,
– allo stesso modo, su alcuni degli stessi organi di informazione, vengono riportate le rimostranze dei rappresentanti sindacali della categoria.
Gli stessi, preoccupati dalle possibili ripercussioni dovute dal passaggio tra Comune e Uti, “più volte avevano cercato un confronto per discutere delle indennità di secondo livello, come quella che riguarda la detenzione dell’arma.
Più volte il sindaco Honsell e il direttore generale Manto avevano assicurato loro che nulla sarebbe cambiato e di non creare allarmismi, spiegando che l’Uti avrebbe costituito per tutti solo un enorme vantaggio”,
– e ancora “ci avevano assicurato che ci sarebbe stata continuità tra un ente e l’altro, invece hanno disatteso le loro promesse”,
– peraltro in questi articoli si rileva in più punti, nei mesi precedenti, una richiesta di tavoli di confronto per valutare queste problematiche, confronti che non hanno mai avuto luogo,
– pare, inoltre, che le amministrazioni, con un protocollo siglato prima dell’ingresso in Uti con le sigle sindacali, avessero garantito per iscritto che nulla sarebbe cambiato per almeno sei mesi,
INTERROGA IL SINDACO E LA GIUNTA PER CONOSCERE
1) se le notizie sopra citate corrispondano al vero, voce per voce,
2) quali siano i motivi perché dal libro paga dei vigili urbani di Udine sia sparita la voce “indennità di arma”, o, più correttamente, “indennità di specifica responsabilità”,
3) quali siano i motivi perché dal foglio paga dei vigili urbani di Tavagnacco sia prevista la sparizione della voce “indennità di turno”,
4) come si intendano risolvere, in tempi brevi, queste problematiche,
5) in base a quale/i legge/i si siano concesse a suo tempo queste indennità, e in base a quale/i la/le stessa/e risulterebbe/ro superata/e,
6) se si ritiene che promettere determinate cose prima di aver verificato la reale possibilità alla loro attuazione sia un comportamento responsabile, da parte di chi di competenza,
CHIEDE
Ai sensi dell’articolo 30 del Regolamento del Consiglio comunale, che venga data risposta scritta, tenendo in debito conto tutti i punti di domanda con relative specifiche, per evitare inutili costi di amministrazione, dovuti al reitero della stessa, entro 30 gg. alla presente interrogazione.
Udine 27.02.2017.
Claudia Gallanda M5S.
Buongiorno.
invio interpellanza
Gallanda Claudia.
La sottoscritta consigliera comunale Gallanda Claudia,
PREMESSO CHE
– recentemente sono apparse sugli organi di informazione locali notizie relative a una prevista variazione dei trattamenti economici dei vigili urbani di Udine e di Tavagnacco,
– allo stesso modo, su alcuni degli stessi organi di informazione, vengono riportate le rimostranze dei rappresentanti sindacali della categoria.
Gli stessi, preoccupati dalle possibili ripercussioni dovute dal passaggio tra Comune e Uti, “più volte avevano cercato un confronto per discutere delle indennità di secondo livello, come quella che riguarda la detenzione dell’arma.
Più volte il sindaco Honsell e il direttore generale Manto avevano assicurato loro che nulla sarebbe cambiato e di non creare allarmismi, spiegando che l’Uti avrebbe costituito per tutti solo un enorme vantaggio”,
– e ancora “ci avevano assicurato che ci sarebbe stata continuità tra un ente e l’altro, invece hanno disatteso le loro promesse”,
– peraltro in questi articoli si rileva in più punti, nei mesi precedenti, una richiesta di tavoli di confronto per valutare queste problematiche, confronti che non hanno mai avuto luogo,
– pare, inoltre, che le amministrazioni, con un protocollo siglato prima dell’ingresso in Uti con le sigle sindacali, avessero garantito per iscritto che nulla sarebbe cambiato per almeno sei mesi,
INTERROGA IL SINDACO E LA GIUNTA PER CONOSCERE
1) se le notizie sopra citate corrispondano al vero, voce per voce,
2) quali siano i motivi perché dal libro paga dei vigili urbani di Udine sia sparita la voce “indennità di arma”, o, più correttamente, “indennità di specifica responsabilità”,
3) quali siano i motivi perché dal foglio paga dei vigili urbani di Tavagnacco sia prevista la sparizione della voce “indennità di turno”,
4) come si intendano risolvere, in tempi brevi, queste problematiche,
5) in base a quale/i legge/i si siano concesse a suo tempo queste indennità, e in base a quale/i la/le stessa/e risulterebbe/ro superata/e,
6) se si ritiene che promettere determinate cose prima di aver verificato la reale possibilità alla loro attuazione sia un comportamento responsabile, da parte di chi di competenza,
CHIEDE
Ai sensi dell’articolo 30 comma 7 del vigente Statuto del Comune di Udine, che venga data risposta, tenendo in debito conto tutti i punti di domanda con relative specifiche, per evitare inutili costi di amministrazione, dovuti al reitero della stessa, entro 30 gg. alla presente interpellanza.
Udine 27.02.2017.
Claudia Gallanda
M5S.