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UNO “SCOIATTOLO” PER LA SALA DEL CONSIGLIO – Grazie Katia, ora a voi…partecipate ! – comunic. 25/2017 del 07.03.2017.

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A seguito delle rimostranze pubbliche di un attivista, che hanno portato anche alla presentazione dell’interrogazione sotto riportata, da un paio di giorni, a Palazzo d’Aronco, è arrivato lo “scoiattolo”, un attrezzo che permette ai disabili di accedere anche alla Sala del Consiglio.
Per chi non lo sapesse, Palazzo d’Aronco era prima accessibile ai disabili fino a Sala Aiace compresa, entrando dall’ingresso secondario servito da apposita rampa salendo con l’ascensore fino al primo piano con l’ascensore di dx (di grandezza adeguata) e percorrendo il corridoio degli uffici Sindaco-Sala Giunta.
Poi da li ci sono due rampe di scale per arrivare alla Sala del Consiglio.
Finora si era utilizzato scoiattolo 1, molto più ingombrante, e da qualche mese fuori norma.
Ora si è passati a scoiattolo 2, più agile e snello. E manovrabile.
Faccio presente che i commessi di sala hanno fatto già il corso, e quindi penso proprio che già dal prossimo consiglio comunale del 9 marzo prossimo, o al massimo dalla commissione/consiglio successivo, sarà possibile per un disabile motorio seguire il consiglio/commissione di persona.
Adesso che “lo scoiattolo” è arrivato, aspettiamo “le noccioline” (la partecipazione).

Claudia Gallanda
Consigliera comunale di Udine
M5S

Inviato alle principali testate il 07.03.2017.

La sottoscritta consigliera comunale Gallanda Claudia,

PREMESSO CHE
– La disabilità non può rappresentare un fattore di pregiudizio, discriminazione ed esclusione sociale. Le persone diversamente abili sono cittadini alla pari di tutti gli altri, con gli stessi diritti ed opportunità, poiché le limitazioni fisiche o mentali di cui sono portatori non escludono le loro potenzialità e capacità di affrontare le sfide quotidiane. Esse vanno dunque riconosciute e valorizzate nella loro diversità come individui unici e irripetibili, che nel contesto sociale possono contribuire al miglioramento delle relazioni umane e alla conseguente crescita personale di tutti.-
– recentemente erano apparse sugli organi di informazione notizie relative ad una prevista rampa per disabili per poter accedere alla soprelevazione di Piazza San Giacomo, del valore stimato di euro 50/70 mila, di cui ho già provveduto a richiedere accesso atti,
– leggo in data odierna un post sulla pagina FB di una cittadina disabile, Katia Casasola relativo all’accessibilità della sala del Consiglio Comunale di Udine ai disabili, che inserisco quale parte integrante del presente atto:
“La sala consigliare del comune di Udine non è accessibile alle persone in carrozzina.
Il comune di Udine non ha trovato 2.500 € da destinare all’acquisto di un ausilio atto al superamento delle barriere architettoniche.
All’inizio di dicembre 2016 avevano assicurato che era stato inoltrato l’ordine per la fornitura del montascale.
Avevano garantito che verso la fine di gennaio sarebbe stato a disposizione per poterlo utilizzare, ma a gennaio hanno dovuto disdire tutto per mancanza di fondi.
Vi ricordate il progetto per la rampa da installare in piazza San Giacomo ?
Il preventivo per questa opera tocca i 50.000 € .
Tutto questo mi suona come una grande presa in giro, anche tenuto conto dei soldi spesi dal comune per scopi ricreativi. ( fuochi d’artificio e simili…..)
Lo stato di disabilità è ancora tenuto in bassa considerazione e questo fatto ne è la prova.
A parole si fanno progetti, ma i fatti dicono altro”.

IN ATTESA DI
– creare i presupposti per la fruibilità di ancora molti più servizi pubblici anche alle persone con disabilità, di qualsivoglia genere,

INTERROGA IL SINDACO E LA GIUNTA PER CONOSCERE

1) quale sia la normativa di riferimento relativamente ai disabili per la fruibilità di Palazzo d’Aronco,
2) quale sia il soggetto finale che si farà carico delle spese inerenti a questo ausilio, e con quali modalità (Comune, Regione),
3) se si intenda verificare e rendere noti alla popolazione i dati relativi alla fruibilità da parte dei disabili degli spazi pubblici a Udine, magari all’interno di un assemblea pubblica,
4) se si intenda, nel prossimo bilancio in discussione, attingere alle apposite poste (variazione bilancio) per aggiungere anche questa spesa, peraltro di modesto importo,
5) se si ritiene che promettere determinate cose prima di aver verificato la reale possibilità alla loro attuazione sia un comportamento responsabile, da parte di chi di competenza.

CHIEDE

Ai sensi dell’articolo 30 del Regolamento del Consiglio comunale, che venga data risposta scritta, tenendo in debito conto tutti i punti di domanda con relative specifiche, per evitare inutili costi di amministrazione, dovuti al reitero della stessa, entro 30 gg. alla presente interrogazione.

Udine 17.02.2017.

Claudia Gallanda

M5S.

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