In Italia pare proprio sia più conveniente ignorare, o cercare di ignorare, le norme esistenti in materia, in quanto il rischio e la sanzione -anche ammettendo di arrivarci- sono di gran lunga inferiori a quanto si può prevedere di ottenere non prendendole in considerazione.
Analizzando i dati oggettivi, anche per la questione scritte “Dacia Arena” pare sia così.
Solo alcune cifre, prese dal MV del 26.01.2016 e di ieri 13.05.2017.
Cifre che sono costretta a dare per buone, in quanto tutte le mie istanze e reiteri rivolte all’Udinese Calcio relative alla documentazione sulla sponsorizzazione Dacia, non hanno avuto lo straccio di un riscontro.
Le cifre sono queste: multa per mancata rimozione delle insegne (omessa rimozione di pubblicità non autorizzata) 3.000 euro circa.
Sponsorizzazione Dacia per scritte 500.000 euro all’anno per 5 anni per un totale di 2.500.000 euro.
Ribadisco il concetto che, a mio avviso, il “peccato originale” espresso non dalla scrivente ma dall’Anac, nell’interessante delibera n. 48 del 17 giugno 2015, pubblica, risale a quando il Comune di Udine non ritenne di eseguire un’analisi di convenienza economica dell’operazione stadio. “Il comune avrebbe dovuto, infatti, provvedere alla determinazione del potenziale valore della gestione dello stadio, alla stregua di quanto fatto per la stima del valore di superficie, nonché la presentazione, da parte del concorrente, di un piano economico finanziario per la gestione dell’impianto…”
Anac che ora pare si pensi di depotenziare e che comunque risulta carente di personale, basti solo pensare alla imponente mole di lavoro proveniente da Udine.
In questa analisi, ovviamente, si sarebbero dovute prendere in considerazione numerose voci: la sponsorizzazione ora in esame e la gestione dei parcheggi, solo per citarne alcune.
E, magari, anche gli introiti derivanti da molti spazi interni dove si intendono aprire delle attività, analizzandone peraltro le ricadute sulla città.
Sui parcheggi, comunque, ricordo che la mia interrogazione (sotto citata) attende risposte da oltre un anno; tempi di regolamento: 30 gg.
Sulle sue tempistiche, signor Sindaco, non me ne voglia, ma vista l’esperienza personale, mi permetterei di avere qualche dubbio.
Claudia Gallanda
Consigliere comunale
M5S.
Interrogazione del Consigliere Gallanda in ordine al parcheggio dello “Stadio Friuli”. (Presentata in data 08.02.2016) (N. 2016/INT/00009)
La sottoscritta consigliera comunale Gallanda Claudia,
premesso che
il bilancio del Comune di Udine risente dell’attuale crisi economica,
sul Messaggero Veneto dell’08.08.2015, a richiesta chiarimenti sui rilievi sullo Stadio da parte dell’Anticorruzione, l’assessore Scalettaris dichiarava “l’unico rilievo che ha un certo peso è quello sull’affidamento diretto dei primi lotti che non riguarda il Comune bensì l’Udinese”,
considerato che
– nella Delibera 48 del 17.06.2015 “Contratto tra Udinese Calcio S.p.A. ed il Comune di Udine per la ristrutturazione dello Stadio Friuli” da parte dell’Autorità Nazionale Anti Corruzione si evince quanto segue:
“Sotto diverso profilo va invece messo in rilievo che la procedura esperita dal Comune stesso non rispetta tutte le prescrizioni stabilite dal Codice in tema di concessioni di lavori, stante l’assenza di un progetto almeno preliminare e di un’analisi di convenienza economica dell’operazione da parte dell’amministrazione (il Comune avrebbe dovuto provvedere alla determinazione del potenziale valore della gestione dello stadio, alla stregua di quanto fatto per la stima del valore del diritto di superficie); inoltre, la lex specialis non contempla la presentazione di un piano economico-finanziario per la gestione dell’impianto, indispensabile per la valutazione dei rischi dell’operazione di finanziamento e, quindi, dell’equilibrio economico-finanziario della concessione (tanto che nel bando il valore della gestione dell’impianto è indicato come “indeterminato”);
e, di seguito:
“sotto altro profilo la procedura esperita dal Comune, invece, non rispetta tutte le prescrizioni in tema di concessioni di lavori, stante l’assenza, in particolare, di un’analisi di convenienza economica dell’operazione da parte dell’amministrazione; il Comune avrebbe dovuto, infatti, provvedere alla determinazione del potenziale valore della gestione dello stadio, alla stregua di quanto fatto per la stima del valore del diritto di superficie, nonché la presentazione, da parte del concorrente, di un piano economico-finanziario per la gestione dell’impianto, indispensabile per la valutazione dei rischi dell’operazione di finanziamento e, quindi, dell’equilibrio economico-finanziario della concessione”
dal momento che molti, ora amministratori e/o assessori, lo erano anche allora,
interroga il Sindaco e la Giunta per conoscere
alla luce delle seguenti evidenze,
e del fatto che, alla fine dei lavori e dopo varie varianti, non ci si trovi solo di fronte ad uno Stadio, ma ad una vera e propria “cittadella dello sport”, con le ovvie conseguenze del caso, soprattutto in termini di ritorno economico (e di riflesso sulla città, soprattutto sulle attività produttive del centro), ritorno economico che, se allora la cosa fosse stata gestita alternativamente ed adeguatamente, poteva essere invece del Comune, anche se, magari, in maniera parziale e/o con tempi diversi,
relativamente al solo parcheggio ad uso dello stadio:
a) quanti posti auto riguarda,
b) come sono suddivisi,
c) quale è stata la valutazione effettuata a suo tempo dal punto di vista economico in proposito,
d) da chi è stata effettuata,
e) quali convenzioni sono state fatte in precedenza e quali sono in essere (presenti e future) con l’Udinese Calcio, relativamente al solo parcheggio, o, in caso di valutazione globale, quale sia/siano le quote da imputare al solo parcheggio.
chiede
Ai sensi dell’articolo 30 del Regolamento del Consiglio Comunale, che venga data risposta scritta per singoli punti in maniera esauriente entro trenta giorni alla presente interrogazione.
Gallanda Claudia.
M5S
Udine, 08.02.16.
(Pervenuta mediante posta elettronica)