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“COMUNICATO 48/2017 – STADIO 2.0 PARERE LEGALE”

inadeguatezza FOTO

Dopo una convocazione forzata della seconda commissione Ambiente e Territorio andata buca, ed una seconda, sempre forzata, con una delegazione ben rappresentata dal project manager Rigotto e da un consistente numero di avvocati e tecnici, conclusasi praticamente con uno spot dell’Udinese Calcio richiedente condivisione nei loro progetti, siamo arrivati in “zona Cesarini”.

L’approvazione del progetto denominato “Stadio 2.0” in consiglio comunale, infatti, pare essere prossima.

Vorrei far notare, comunque, che la richiesta “condivisione”, mal si sposa, a mio avviso, con l’atteggiamento di sufficienza nei confronti di un pubblico amministratore che si permette di dissentire, e alle cui istanze alcuni delegati dell’Udinese calcio hanno ritenuto prima di andarsene o di mostrare la schiena mentre parlava, e, comunque, in ultima istanza, di non rispondere.

Stesso atteggiamento, agli atti, anche da parte del Dirigente dell’avvocatura del comune, avv. Giangiacomo Martinuzzi, che, senza prima rispondere alle mie istanze precedenti, prima ha cercato di guadagnare l’uscita.
Poi, quando da me sollecitato ai microfoni di fornire un parere legale, è tornato indietro ma comunque non ha risposto.

Il Segretario Generale Carmine Cipriano, convocato dall’opposizione, non si è presentato e il presidente Ceccon non ne ha spiegato i motivi.

Per questi motivi ho ritenuto di tornare alla carica, insieme all’opposizione, chiedendo anche la disponibilità di Alternativa -l’avvocato Sandra, membro della commissione, ha rifiutato non adducendo elementi oggettivi ma unicamente personali- un’ ulteriore convocazione, se serve anche rinunciando al gettone di presenza, per ottenere il parere di legittimità dell’atto almeno alcuni giorni prima del previsto consiglio comunale.

Faccio presente peraltro che il mio omologo M5S in commissione, il consigliere Franceschi, affermava ancora il 13 giugno di “ritenere di non appoggiare le iniziative che la Gallanda vorrà proporre nella commissione” adducendo motivi personali, andando in ferie in un momento così delicato senza avvisare (cosa che vale anche per l’attuale capogruppo Parente, che non ha ottemperato alle funzioni tipiche del suo ruolo, e non ha avvisato nemmeno che il collega andava in ferie).

Comportamento assolutamente irresponsabile, non preso in considerazione dal resto dei consiglieri, così come pure dalla cosiddetta “assemblea del meetup”, che sei mesi fa prese le distanze dalla mia persona.

Sono in “trepidante attesa”, inoltre, delle firme dei commissari di “per Udine” Pizzocaro, e di Forza Italia Tanzi, ai quali ho richiesto la firma in tempo utile.

Attendo, sperando che ognuno si assuma le responsabilità dei suoi comportamenti, che porteranno sicure conseguenze per il futuro di Udine.

Claudia Gallanda
Consigliera comunale di Udine
M5S

Inviato alle principali testate in data odierna, 01.07.2017.

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