Appare senza dubbio problematica e quindi preoccupante l’attuale situazione presso il comando della Polizia Locale di Udine/Uti Friuli Centrale, causata tra l’altro da una consequenzialità di eventi sicuramente fuori dal comune.
All’inizio il concorso per agenti, dei quali ci sarebbe urgente necessità, con molti dubbi relativi al suo svolgimento ed alla mancanza di firma sui verbali del Presidente della commissione relativa, l’ex comandante Bedessi.
A seguire il concorso per dirigente della polizia locale, che, essendo praticamente a nomina fiduciaria, ha sancito la nomina dell’attuale comandante.
La quale, comunque, arrivava da una realtà molto più piccola e meno problematica di quella di Udine, tra l’altro aggravata dall’ulteriore complessità dell’entrata e dell’essere capofila dell’ Uti Friuli Centrale.
Oltre all’increscioso fatto del concorso per vigile “congelato” per mesi, con la conseguenza di avere meno uomini sul territorio a svolgere azione di controllo (anche in concomitanza con la situazione immigrati) e di sanzione (un sicuro incasso in meno da parte del comune di Udine, forse danno erariale?) spunta ora la questione delle pagelline degli addetti a questo servizio, la cui opera, secondo alcuni, è stata di gran lunga sottovalutata.
Con un rimpallo tra l’attuale comandante ed il precedente.
Possibile sia così difficile far funzionare le cose?
Speriamo in una rapida risoluzione delle questioni, nell’interesse, anche economico, comune, dei cittadini di Udine.

Claudia Gallanda
Consigliere comunale di Udine
M5s.

Inviato alle principali testate il 24.07.2017

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