novità da "udine-friuli a 5 stelle"


TRAFITTI DA UN RAGGIO DI LUCE: VERBALE MEETUP UDINE DI VENERDI’ 01.12.2017 – Via Mazzini 9 – c/o Associazione Omeopathos di Daniela De Mezzo.

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received_1494179600697485Verbale meetup Udine di venerdì 01.12.2017.

Dopo le due conferenze di Capozzo e Sergo, si passa, essendo già le 22.30, su richiesta di Gallanda, al punto 3.

(l’unico rappresentante dello staff presente è il geom. Villotta ndr)

Villotta parla del punto 4 e parla di certificati di casellario giudiziale e carichi pendenti.

Gallanda chiede di affrontare il punto 3.
Chiede se ci sia l’ordine del giorno.
Il co-organizer Giuseppe Villotta dice che non ce l’ha.
Gallanda dice che lo ha nel telefonino.
Intanto Villotta dice di essere a tappare un buco (nessuno degli altri 4 rappresentanti dello staff è presente: Fritz, Tremul, Farisco, Domenico, in quanto, pare, ammalati ndr).
Villotta dice che non ha nemmeno il regolamento.
Gallanda dice che ce lo ha lei e che il terzo punto dell’ODG è: “Votazione requisiti locali per proposte di candidatura”.

Gallanda distribuisce il regolamento con annessi gli emendamenti da lei proposti, evidenziati in grassetto.
Luca Vignando chiede chi lo abbia fatto e Gallanda risponde che lo ha fatto lei.
Di averlo chiesto per poterci fare gli emendamenti.
E che in consiglio diano gli atti 5 giorni prima per poterci fare gli emendamenti.
E se si voglia essere da meno del Sindaco.
Galllanda chiede chi in quella stanza rappresenti lo staff.
Villotta dice di essere lui.
Gallanda chiede se lui abbia l’elenco degli aventi diritto al voto alla data odierna.
Villotta risponde di no.
Gallanda dice che allora non si può votare.
Villotta dice che non sa cosa abbiate in mano voi ma io ho in mano questo che mi han passato (ha forse trovato il regolamento? ndr)

Gallanda dice di aver richiesto il regolamento e che lo stesso le è pervenuto una decina di giorni prima
Villotta legge tutto il regolamento, senza leggere i miei emendamenti, sui quali si cerca di glissare.

Espongo di seguito il regolamento, completo dei miei emendamenti, in grassetto:

MEETUP “Udine 5 Stelle”
Regole
per la scelta dei candidati alle elezioni amministrative di Udine del 2018
A – CANDIDATI
1. Possono candidarsi alle elezioni amministrative di Udine del 2018, nella lista civica “Movimento 5 Stelle”, i cittadini di Udine e Provincia che abbiano compiuto 18 anni d’età e possiedano i requisiti richiesti dalla legge e dal Movimento 5 Stelle nazionale e locale.
2. A parità di requisiti avranno priorità i candidati residenti a Udine rispetto ai candidati residenti in altri Comuni della Provincia.
2bis. La lista dovrà essere composta da almeno 3/4 di persone che abbiano la residenza a Udine.
3. Gli interessati non potranno proporre le proprie candidature se già candidati in altre liste o anche in liste del Movimento 5 Stelle in altro Comune, per le medesime elezioni o per altre eventualmente concomitanti (regionali e/o politiche).
4. Come previsto dalla Legge Regionale 5 dicembre 2013, n.19, che ha introdotto misure volte a favorire la rappresentanza di genere nelle elezioni comunali, nei comuni con popolazione superiore a 5.000 abitanti nessuno dei due generi può essere rappresentato in misura superiore ai due terzi dei candidati, con arrotondamento all’unità superiore qualora tale numero contenga una cifra decimale superiore a cinquanta centesimi.

Alla fine della lettura di questo punto Villotta cerca di chiedere l’adesione o meno al punto A, dicendo che pensa non serva nemmeno la votazione, se c’è qualcuno contrario espliciti.

Gallanda interviene dicendo che occorre l’elenco degli aventi diritto al voto, altrimenti la votazione non è valida.
Ognuno ribadisce nuovamente la sua versione.

Tammaro dice che così si fa notte.

Gallanda dice che se non era lei a chiedere di passare al punto 3 si sarebbe stati ancora al punto 2 (vedi articolo del Mess. Veneto del 03 c.m.)

Villotta tenta di passare al punto B.

Gallanda dice di aver proposto un emendamento per il punto A ed inizia a leggerlo.

“2 bis”

E’ interrotta da Michele Lisco (che pare punti a una candidatura medio alta -Regione o Senato- ndr) dice che ha bisogno di più luce per leggere.

Gallanda dice di non essere la padrona di casa.

La padrona di casa, Daniela de Mezzo, pervenuta al gruppo per il tramite di Anna Maria Fritz, accende le luci, prima abbassate per favorire la proiezione delle slides.

Michele Lisco afferma di avere una sola remora, quella di non aver fatto lo psichiatra perchè sarebbe stato tanto di grande aiuto a Gallanda .

Gallanda ride (pensando anche agli altri insulti ricevuti in precedenza da Lisco, sempre pubblicamente in riunioni di meetup -senza peraltro che nessuno mai intervenisse, organizzatori compresi ndr)

Santo Cecchini chiede che siano letti alla fine.

Gallanda dice che devono essere contestualizzati, e procede alla lettura del primo emendamento: “2bis.

E’ interrotta nuovamente da Luca Vignando (che pare punti a una candidatura medio alta -Regione o Senato- ndr) che chiede agli astanti chi non abbia diritto al voto.

Gli astanti non si esprimono.

Gallanda dice che -essendo anche molti nuovi- non conoscono il regolamento, e chiede chi conosca il regolamento attuale.

Villotta alza la voce, dice a Gallanda di stare zitta: “zitta! qui comando io. il tuo emendamento 2bis lo vuoi illustrare o no? 5 minuti, anzi no, 1 minuto, hai un minuto, vai!”
(sembra sia colpa mia se mi interrompono continuamente)

Gallanda illustrail primo emendamento, che è il seguente:

“2bis. La lista dovrà essere composta da almeno 3/4 di persone che abbiano la residenza…..”.

a questo punto interviene Villotta: “no no ti interrompo subito, non parlare più, non parlare più. Non mi interessa questo emendamento. Abbiamo detto la parte A. Hai qualcosa da dire sulla parte A?”.

Gallanda dice che sul punto A chiede di aggiungere il suo emendamento.

Villotta: “e io non lo voglio aggiungere! che me frega a me di questo. io ho letto quello che ho letto e non è quello che avete in mano

(infatti il regolamento che hanno in mano i membri dell’assemblea è il testo di Villotta -che prima diceva di non avere- integrato dai miei emendamenti, debitamente evidenziati ndr)

aggiunge che quello si può anche buttare via (non si capisce se si riferisca al foglio o all’emendamento ndr)

Gallanda: “Meglio ancora se possiamo buttarlo via, perchè vuol dire che è stato ulteriormente cambiato. Faccio presente a chi non lo sa che questo regolamento è stato fatto nelle segrete stanze. Da tre persone. Il Signor Lisco, quello che mi vuol mandare dallo psichiatra…

Lisco “no lo avrei voluto fare io gratuitamente”

Gallanda “Santo Cecchini e Luca Vignando hanno fatto il regolamento per i cavoli loro, e adesso non si accettano neanche gli emendamenti.

Luca Vignando dice che la volta precedente alla mia domanda su chi avesse contribuito lui ha alzato la mano (vedi verbale precedente)

Gallanda dice che si cerca di cambiare le carte in tavola e che se Vignando ha solo contribuito, chiede chi lo abbia scritto.

Vignando non risponde.

Vignando dice che si legge il regolamento e si vota il regolamento e chiede al pubblico chi non abbia diritto di voto.

Gallanda richiede chi abbia diritto di voto, perchè la maggior parte non ce l’ha.

Gallanda: “non so più come dirlo, perchè voi volete andare a fare una lista comunale, e non sapete nemmeno gestire il diritto di voto, e parlo dei due organizzatori, il sig. Villotta e il sig: Vignando, che organizza il meetup circoscrizionale”.

Vignando protesta. Lui non c’entra.

Gallanda: Allora il sig. Villotta. Se volete produrre una lista, almeno sappiate rispettare le regole, signori. Non sapete nemmeno chi ha diritto di voto. Si mette all’oggetto un voto e si arriva qui senza sapere chi ha diritto di voto. E’ ridicolo.

Vignando: “Invece di parlare e basta basterebbe pensare a una cosa banale. Che chiunque qua diritto o non diritto vota. Poi, dopodichè siccome c’è una lista, coi nomi e i cognomi dei presenti…”

Gallanda: Ma la lista dei presenti (che rileva la presenza e che andrebbe fatta firmare ndr) la avete fatta firmare? Chi di competenza ha fatto firmare i presenti il modulo con le firme? (Nessuno ha provveduto e Gallanda inizia a raccogliere le firme ndr)

Vignando: Sulla base delle presenze si spunta chi ha diritto di voto. Per cui si ritiene valida o non valida la votazione.

Gallanda: mi sembra un po puerile perchè quando c’è una votazione si arriva con l’elenco degli aventi diritto al voto.

Vignando: se le altre persone si sono ammalate cosa ti devo dire.

Gallanda: “Se queste sono ammalate si va a prendere i moduli a casa. Funziona cosi (o anche con scansione ndr) se no giochiamo a biglie qui. Volete fare una lista in queste condizioni? Mi dispiace tando ma è ridicolo andare avanti cosi. Tranquillo. Ma se vogliono imparare a stare nelle istituzioni bisogna che si diano una regolata.”

Villotta: “io fino ad adesso ho letto il punto A. C’è qualcuno che ha qualcosa in contrario al punto A?”.

Gallanda: “quando si va in consiglio prima si vota l’emendamento e poi l’oggetto”.

Villotta: “Qua non siamo nel tuo consiglio”.

Gallanda: “Non è il mio consiglio. E’ imparare a stare al mondo e nelle istituzioni. Ripeto il concetto. Si vota prima l’emendamento e poi l’oggetto”.

B – PROPOSTE DI CANDIDATURA
1. Ogni proposta di candidatura dovrà essere formalizzata con la compilazione del curriculum vitae di cui all’apposito modulo, corredato dalla documentazione richiesta.

2. Le proposte di candidatura dovranno essere presentate personalmente all’assemblea del Meetup “Udine 5 Stelle” entro e non oltre il 30 novembre 2017 (MODIFICATO IN 20 DICEMBRE 2017).

Verrà consegnato un modulo

C – REQUISITI OBBLIGATORI E REQUISITI MINIMI LOCALI
1. Tutti i candidati al ruolo di consigliere comunale nella lista “Movimento 5 Stelle” dovranno rispettare i seguenti requisiti.
Requisiti obbligatori:
a) requisiti di legge;
b) requisiti previsti dal Movimento 5 Stelle, come riportati sul Blog www.beppegrillo.it nella sezione “Liste Civiche”, ovvero:
1) All’atto della loro candidatura e nel corso dell’intero mandato elettorale, ogni candidato non dovrà essere iscritto ad alcun partito o movimento politico
2) Ogni candidato non dovrà avere riportato sentenze di condanna in sede penale, anche non definitive
3) Ogni candidato non dovrà avere assolto in precedenza più di un mandato elettorale, a livello centrale o locale, a prescindere dalla circoscrizione nella quale presenta la propria candidatura
4) Ogni candidato dovrà risiedere nella circoscrizione del Comune per il quale intende avanzare la propria candidatura. Per le elezioni comunali dei capoluoghi di provincia, i candidati potranno risiedere in uno dei comuni appartenenti a quella provincia, ad eccezione del candidato sindaco.
5) Ogni candidato, in caso di elezioni per i capoluoghi di provincia, non dovrà aver concorso in liste che si sono candidate contro il MoVimento 5 Stelle ALLA DATA DELLA FONDAZIONE 2009.
Requisiti minimi locali:
a) Iscrizione al Meetup “Udine 5 Stelle”(v. modalità in regolamento interno);
b) Iscrizione al “Movimento 5 Stelle” tramite piattaforma “Rousseau”;
c) Partecipazione assidua e costruttiva alle attività del Meetup;

d) Conoscenza del “NON STATUTO”, “CARTA DI FIRENZE” e “Regolamento del M5S nazionale” e del regolamento del Meetup.

e) Per i candidati consiglieri aver, all’atto della proposta della propria candidatura, maturato un numero di presenze pari a tre volte il numero di presenze che danno il diritto di voto (6). Quindi 18 presenze.

f) Per i candidati consiglieri, (viste le devastanti precedenti esperienze di due defezioni su 5) essere iscritti nel meetup “Udine 5 Stelle” e partecipare alle attività da almeno 6 mesi all’atto della proposta della propria candidatura.

g) Per il candidato Sindaco, visto il ruolo delicatissimo e fiduciario che rappresenterebbe per il gruppo, aver, all’atto della proposta della propria candidatura, maturato un numero di presenze pari al doppio del numero di presenze richieste all’organizer per la sua candidatura (24). Quindi 48.

h) Per il candidato Sindaco, visto il ruolo delicatissimo e fiduciario che rappresenterebbe per il gruppo, aver, all’atto della proposta della propria candidatura, essere iscritti nel meetup “Udine 5 Stelle” e partecipare alle attività da almeno 12 mesi all’atto della proposta della propria candidatura.

i) Aver rispettato in precedenza il regolamento interno in vigore, dimostrando coerenza nel rispetto delle regole.

D – VALUTAZIONE E GIUDIZIO D’IDONEITA’ DELLE CANDIDATURE

Gallanda chiede di illustrare gli emendamenti di cui al punto C.

Le viene detto di illustrarli dopo. Alla fine, visto che è quasi finito.

1 . La valutazione e il giudizio d’idoneità delle proposte di candidatura spetterà all’assemblea del Meetup “Udine 5 Stelle” sulla base:
a) del possesso dei requisiti richiesti;
b) delle attività svolte a favore del Movimento 5 Stelle non limitate alla semplice presenza;

c) dell’esito di eventuali colloqui di approfondimento con singoli candidati.

E – SCELTA DEL CANDIDATO SINDACO 1. La candidatura a sindaco dovrà palesarsi tra i candidati consiglieri.

2. Nel caso di più candidature, si procederà a votazione tra gli iscritti al Meetup “Udine 5 Stelle” aventi diritto di voto.

F – SCELTA DEI CANDIDATI
1. Nel caso in cui il numero dei candidati sia compreso tra il minimo di 27 e il massimo di 40, l’assemblea, con votazione tra gli iscritti al Meetup aventi diritto di voto, deciderà se procedere alle cosiddette “primarie” per la scelta del numero di candidati da inserire nella lista. Tali primarie dovranno aver luogo possibilmente entro la prima metà del mese di dicembre 2017 (Ma se le candidature devono essere prodotte entro il 20 dicembre, come è possibile che le primarie siano fatte “possibilmente entro la prima metà del mese di dicembre 2017”? ndr)

2. Tra i candidati da votare, ciascun iscritto potrà esprimere 3 preferenze, scegliendo 1 candidato di un genere e 2 candidati del genere opposto.

G – SCELTA DELL’ORDINE DEI CANDIDATI NELLA LISTA

La scelta dell’ordine dei candidati da indicare all’Ufficio Elettorale del Comune di Udine avverrà (a discrezione del candidato sindaco). per sorteggio o primarie interne o ordine alfabetico.

Villotta: “Questo è il regolamento proposto. Adesso vediamo se qualcuno ha qualcosa da dire”.

Gallanda: “Illustro gli emendamenti di cui al punto C

Emendamento 2) Conoscenza del “NON STATUTO”, “CARTA DI FIRENZE” e “Regolamento del M5S nazionale” aggiungere “e del regolamento del Meetup”.

Quando si arriva alla presentazione dell’emendamento 3 “e) Per i candidati consiglieri aver, all’atto della proposta della propria candidatura, maturato un numero di presenze pari a tre volte il numero di presenze che danno il diritto di voto (6). Quindi 18 presenze”. Villotta dice che se per l’1 -2?- non ha nessun problema, questo non gli va bene per niente:
Gallanda dice che è stato fatto un sondaggio in proposito, nel quale è emerso che c’è bisogno di un certo tempo per conoscere le persone.
Altrimenti è come buttarsi in un fiume con la corda al collo.
Abbiamo avuto abbastanza problematiche con l’altra lista. Le persone che non conoscono come sono andate le cose, nell’altra lista ci si conosceva abbastanza e ci sono state due defezioni – dimissioni prima del tempo – su 5, anche il cdx ha avuto due defezioni, solo che le stesse sono avvenute per decesso.
Sergo dice che una defezione è avvenuta per nascita.
Gallanda chiede di continuare con l’illustrazione dei suoi emendamenti.
Vignando dice di votare, chi è favorevole e chi no.
Gallanda:prima si dice chi ha diritto di voto secondo il regolamento vigente?
Villotta “prima si dice lo dico io. 18 presenze vogliono dire tanto o nulla .
Noi qua dentro ci siamo visti a questo punto più di 18 volte.

Gallanda: si ma in riunioni ufficiali o in riunioni nascoste? Come è venuto fuori sul messaggero di ieri?

Villotta: “Stai zitta. Io con la Gallanda mi sono visto cento volte. Non sono sufficienti per me a capire la Gallanda.
perchè il numero di presenze non è un criterio sufficiente per valutare i candidati. E che ci possono essere anche persone validissime, che si presentano anche all’ultimo momento.
Dice che ci possono essere persone che possono essere presenti e altre che non possono esserlo (ma allora perchè candidarsi? ndr).
Villotta dice che questa regola è una palla, che dopo 18 volte non si conosce una persona più che se la avessimo vista 3.

Gallanda: E’ chiaro che chi viene 18 volte e fa il palo non va bene.

Villotta: Tu in questi anni hai sempre fatto il palo, e non hai mai partecipato attivamente a attività politiche se non per rompere le scatole.
G
allanda cerca di ribattere ma viene zittita con “tu non devi dire niente”.
Interviene Lisco: “il nostro gruppo è abbastanza folto e abbiamo delle deleghe” (“il suo gruppo” – Michele Lisco, Luigi Tammaro, Chiara Vattolo e Lindo Gallina?).

Gallanda dice che se non si sa chi ha diritto di voto non si può nemmeno prendere in considerazione le deleghe, nè il relativo voto.

Lisco: Noi (il suo gruppo) per questa situazione non siamo d’accordo sull’andamento della cosa. riteniamo che debba essere proposta una cosa, un documento, se volete ve lo trattate con lei (Gallanda) noi non trattiamo. lo definite, il documento e “noi” veniamo a votarlo.
In queste condizioni in cui si cambiano continuamente gli indirizzi, numeri, eccetera, “noi” non siamo d’accordo.
Il “nostro” gruppo voterà contro.


Vignando propone che il regolamento, escluso quanto inserito dalla Gallanda, è ormai noto da tempo -io lo vedo da meno di un mese- e che Gallanda fa ostruzionismo da mesi.
Vignando propone che “il regolamento sia votato in blocco, escluso quello che Gallanda sta dicendo, non perchè lei stia dicendo cose che non sono corrette dato che ci sono valutazioni che un potrebbe fare ma perchè mi ha rotto le scatole con il suo atteggiamento (-certamente se non ci fosse la Gallanda sarebbe tutto più semplice ndr).
chiede quindi di votarlo per intero.

Lisco: “siamo costretti a votare contro. Avremmo voluto arrivare qua e votare un documento senza mille complicazioni.

Vignando: “non ce la facciamo se lei viene qua ogni volta come facciamo?”

Lisco ripete: “…purtroppo non ho fatto lo psichiatra e non posso sostenerla…Noi siamo stufi”

Vignando: “Tutti siamo stufi. Anche io adesso prendo e vado fuori perché io non mi metto a discutere per l’ennesima volta…”

Lisco: “Noi vogliamo venire qua e votare senza il rischio di nessuna impugnativa da parte sua. Non la chiudiamo perchè sappiamo che lei ci pianterà delle grane. O arriviamo con un documento definitivo e siamo certi che…”

Vignando: “E’ definitivo. Lo votiamo e chiudiamo la storia”.
Lisco: “Non è definitivo perchè lo impugna lei”.
Vignando: “Ma allora non lo voteremo mai!”
Gallanda ride.

Vignando: “Ma allora non votiamo niente, perchè ci sarà sempre lei”.
Lisco: “noi votiamo contro così abbiamo la certezza di non avere delle rogne”

Un signore nuovo A, che veniva anni fa (e Vignando e Lisco gli parlano sopra e gli impediscono di intervenire ripetendo “noi votiamo contro” (Lisco): “io che frequentavo i 5 stelle quando c’era il buon…

“fra l’altro bisogna far la conta dei voti, fai la conta vedi se ci stiamo” (Lisco) “non c’è bisogno di far la conta Michele, sappiamo qui chi ha diritto di voto” (Vignando) “ci stiamo? no. perché bisogna vedere quante deleghe abbiamo” (LIsco)

A cerca di proseguire: sì ma stavamo leggendo i punti, vorrei sapere su questi punti perché si è contro, vorrei sentir dire siamo contro perché così, siamo contro perché colà..
.
(LISCO ??) non si starà riferendo a noi per caso?

A: “No, a tutti”.
Lisco: “Ma i punti li ha fatti lei”.
Signore A; “scusate abbiamo letto tutto, escluso questi punti qua. Correttamente si vanno a leggere, si dice l’assemblea non è d’accordo su questi punti perchè…Cosi io vado a casa e so perchè si è contro, non perchè li ha proposti lei e siamo contro. Ci sarà un motivo per cui si vota contro”.
Lisco: “Guardi che non ha capito cosa ho detto o io non mi esprimo bene in italiano, io ho detto che noi (il “suo gruppo”? ndr) siamo contro questo sistema di votazione, siamo contro il sistema, il fatto di doverci ritrovare qua ogni volta a proporre qualcosa e di vedercela cassare dalla Gallanda”.
Gallanda: “E’ fondamentale dire una cosa, perchè se no non se ne esce, anche al signore che è nuovo: Questo documento, che voleva passare in forma bulgara già l’altra volta, è stato fatto per conto proprio da tre persone era stato detto che il gruppo di lavoro per i canoni di candidatura veniva pubblicizzato sul meetup. Dopo di colpo non se ne è saputo più niente e queste tre persone, il sig. Lisco che protesta, il sig. Vignando e il sig. Cecchini che è andato via hanno creato questo regolamento e adesso non vogliono che uno faccia degli emendamenti perchè gli rompe le scatole. Ma scusate, se cercate di fare le cose nelle segrete stanze è chiaro…

Lisco: “E’ stato prima di attribuire la reponsabilità a qualcuno e non parlare a vanvera” (e lo ripete)
Si protesta.
Gallanda: “L’avete detto voi, l’altra volta quando ho chiesto chi avesse preso parte a quel gruppo di lavoro avete alzato la mano”.
Vignando dice che non lo ha fatto lui (l’altra volta a mia richiesta aveva alzato la mano ndr).
Gallanda: “Qualcuno l’avrà fatto”.
Villotta: “Stai zitta. Quello che ho letto io corrisponde a quello che avete voi non in grassetto, quello che avete in mano.. Ci sono degli emendamenti richiesti dalla Gallanda….”.

Lisco: “Vedi Giuseppe…”
Gallanda: “E’ perché l’avete fatto da soli!”
Lisco: “Se vuoi la mia opinione noi chiediamo di poter venire un giorno qua e poter votare con apodittica certezza quello che desideriamo fare. Perchè questa continua a insistere. Secondo me dovreste dire: ci sono venti votanti, questa è la mozione che stabiliscono venti votanti, sono la maggioranza, punto e basta”.
Villotta: “Avete mozioni da fare voi?”
Lisco: “Nessuna.”.
Villotta: “Ci sono solo le sue mozioni”.
Gallanda: “Non si chiamano mozioni, si chiamano emendamenti”.
Villotta: “Questo emendamento, che dice ci vogliono 18 presenze, secondo voi, va votato o va cassato?”

Gallanda: “Devo spiegare”.
Villotta: “No, fai parlare loro”.
Gallanda: “Le 18 presenze sono collegate ovviamente a un lavoro, non per stare li come un palo. E’ per conoscere le persone. Abbiamo già avuto casi patetici”.

LIsco? Villotta?: finito finito finito !?
Gallanda: “C’è il problema di Belviso, che vorrà infilare gente. E tu (si rivolge a Lisco ndr) ne dovresti saper qualcosa. Qualcuno ha letto il giornale di oggi? Qualcuno ha letto il messaggero di oggi?”
Lisco: “Purtroppo è prematuramente morto Basaglia. Io non ho potuto fare lo psichiatra. Se no ti sarei stato d’aiuto. Io altro non so cosa dirti. Perchè tu vaneggi….Te lo danno gratis”.
Lisco: “Lei può dire quello che vuole: Noi siamo 10 -la maggioranza-“.
Gallanda: “Votate gli emendamenti”.

Chiede di intervenire Cristian Sergo:
“Ti dico io come funziona in consiglio………. prima cosa, seconda tu sei consigliera comunale dovresti conoscere le regole del M5s…………….. le regole sono quelle che ti ha letto Beppe……………. tu sai benissimo che la questione meetup, regolamenti e non regolamenti è tutta una cosa inventata a livello locale, per il movimento 5 stelle qualsiasi cittadino, anche il primo che passa, che volesse iscriversi al movimento 5 stelle e diventare consigliere comunale potrebbe farlo, dico potrebbe, qualsiasi cittadino. Se tu vuoi crearti il tuo partito te lo crei dove vuoi….

Gallanda: “Sempre quella, sempre quella..!”

Sergo: “Dove vuoi”

Gallanda: “Ma sì ma sì…”

Sergo: “Allora se volete andare avanti su quelli che sono gli ideali del movimento 5 stelle andiamo avanti, se…”

Gallanda: “Ideali non ne vedo molti”

Sergo: “Se vuoi andare avanti con altre questioni che cinque anni fa ci hanno portato a perdere tre parlamentari, a perdere i due consiglieri comunali che hai detto anche te, stranamente non i cinque regionali…”

Gallanda: “I cinque regionali avevano interesse a rimanere li visto la grana che si prendono, non prendono 200 euro al mese i regionali….figurati se si dimettono, fammi la cortesia”.

Sergo: “Io per rimanere consigliere regionale del M5s invece di passare al misto come hanno fatto i 3 parlamentari io ho rinunciato a 200.000 euro.

E con questo vi saluto. Buona serata”.

Vignando: “Anche io devo andare. Allora questa roba qui la votiamo o non la votiamo?”

Gallanda: “Devo finire di presentare gli emendamenti”.

Vignando: “No. No, no. Sia chiaro che tu non puoi monopolizzare per tre mesi…”

Gallanda: “Tu hai fatto il regolamento nelle segrete stanze, come la riunione di lunedi. Vergognatevi, carbonari”.

Carbonari siete. Vi ha beccato anche il Messaggero Veneto. Come quaglie.

Vignando a A ?: “Lei conosce questo bel personaggio qua? No, lei non lo conosce. Lei non conosce Claudia Gallanda. Lei in questa sede sta ostacolando in tutti i modi una str. di regolamento, perchè qui chiunque sia iscritto al movimento 5 stelle nazionale può candidarsi dovunque, e questo è un surplus”.

A: “Non occorre arrabbiarsi”.

Gallanda chiede di avere in mano il foglio presenze per controllare una cosa e Villotta glielo impedisce più volte (dopo averle anche raccolte; Villotta se ne era dimenticato ndr)

Villotta: “Non voglio dartela, non te la devo dare. Chi sei tu?

Gallanda: “Mi dai per cortesia?”

Villotta: “No, come te lo devo dire? Nain!”

Gallanda: “Ma guarda li che gente. Ridicolo! Non si era neanche ricordato che era da firmare…ma va là. L’organizzatore…

Vignando; “E’ due mesi che va avanti così”.

Gallanda: “Avete fatto le cose nascoste”

Vignando: “Tu il nascosto ce l’hai in testa”.

Gallanda: “Il punto “f”.

Vignando: “Via, via”. E lei che è stata espulsa da questo meetup…”

Gallanda:”Non sono stata espulsa. Votazione tarocca! Tutto tarocco, no? E’ illegittimo quello che hai fatto. E’ illegittimo, vergogna!”

Vignando: “Facciamo la votazione adesso”.

Gallanda:”Ci sono gli emendamenti”.

Vignando: “Io non posso espellerla dal Movimento ma posso espellerla da questa sede”.

Gallanda: “Non puoi fare niente tu. Cosa fai tu? Cosa fai, cosa?”

Confusione.

Gallanda “Allora, sul Messaggero Veneto di ieri si parla di un avvocato. Chi è l’avvocatessa donna che vuole candidarsi qua?

Tammaro, con la voce in falsetto: “Sono io l’avvocatessa donna”.

Lisco: “Io sono avvocato”.

Tammaro rilancia: “Io sono avvocato. Avvocatessa sono”.

De Mezzo: “Ma allora Claudia, nessuno ha voglia di parlare con te”.

Gallanda chiede alle 4 donne presenti in sala: Daniela De Mezzo, Michela Longo, Rosaria Capozzo e Chiara Vattolo, ma nessuna da una chiara risposta affermativa. “Allora il mistero è ancora da scoprire”.

Gallina: “Lo leggeremo domani sul messaggero”.

Tammaro: “Io ti avrei già querelato”.

Gallanda: “Quereli, quereli”.

Lisco: “Sei contenta adesso?”

Gallanda: “Vada, vada al Senato. vada da Belviso con la sua squadra di 4 persone”.

Confusione.

Tammaro a nonsochi: “Non stare a sentire a quella. Ascoltami”.

Gallanda: “Che squadra…che squadra!. Fantastici!”…”Volete far la lista a tutti i costi con gli ultimi arrivati. Vergogna, vergogna.”

La riunione termina praticamente qua. Prima che la Gallanda abbia potuto finire di illustrare tutti gli emendamenti. (La parola di questi vale come carta straccia ndr)

P.S.: Nel MV del 03.12.2017 si riporta invece la seguente versione:
M5s, rinviata la scelta dei requisiti per i candidati
In attesa di individuare il candidato sindaco per le prossime elezioni amministrative, il meetup di Udine si è riunito per decidere i requisiti che dovranno avere tutti coloro i quali vorranno correre per Palazzo D’Aronco sotto le insegne dei 5 stelle. Ma l’incontro si è concluso con un nulla di fatto. «Dopo la relazione del consigliere regionale, Cristian Sergo su “Lavoro e commercio locali” e l’intervento di Rosaria Capozzi sul tema “Il concetto giuridico di impresa e la dinamica delle imprese in provincia di Udine” – spiega la coordinatrice del meetup Anna Maria Fritz, che non era presente all’incontro – mi hanno riferito che non c’è stato il tempo di completare anche la votazione sui requisiti locali per le proposte di candidatura».

Allora, visto che il verbale non era stato fatto da Villotta e ho dovuto provvedere io e che le due versioni non collimano:
1) o l’organizzatrice Fritz ha mentito,
2) o ha mentito il co-organizzatore Villotta, riportando i fatti all’organizzatrice Fritz.

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