Alla c.a. Anna Buttazzoni.
Vorrei aggiungere all’articolo di oggi, a firma Anna Buttazzoni, “M5S base contro i vertici”, la mia esperienza personale domenica scorsa a Sacile.
Come sempre ero presente, anche se ormai non rientro nella categoria dei portavoce né tantomeno, essendo mente pensante e autonoma, in quella degli “attivisti di fiducia”.
Ero dunque presente ma, non rientrando nelle categorie previste, non mi è stato concesso alcun diritto di parola né di ripresa, nemmeno a margine della riunione, a ODG concluso.
Lo scarso risultato del M5S in FVG era più che prevedibile, dato il comportamento ignavo di molti, soprattutto dei vertici, in questi anni, blindando d’imperio il concetto stesso di partecipazione.
Il fatto che molti trovino solo ora il coraggio di esporre i loro “mal di pancia” è perché ormai le poltrone sono state acquisite, fino alla prossima lotta “all’arma bianca” del 2019.
Checché ne dica Cristian Sergo, affermando che a Sacile fosse “una mera riunione organizzativa”, l’analisi della sconfitta c’è stata, come pure ci fu a Venzone il 13 u.s., quando sono state esposte alcune testimonianze da persone del pordenonese, riguardo alle numerose modalità anomale in favore di “corsie preferenziali” per la “matricola Capozzella”, ovviamente e indubbiamente il meglio che il territorio di Pordenone potesse produrre. Ora attendiamo le sue “esposizioni” in consiglio regionale.
Sarà mia cura riprodurle e metterle sul mio sito, volta per volta.
I “mea culpa” del senatore Patuanelli invece sono alquanto inadeguati – ora che ha ottenuto la sospirata poltroncina – dato che, nella sua veste di referente “de facto” per questa regione, avrebbe ben potuto permettermi almeno un incontro con i vertici nazionali. È copiosa la corrispondenza intercorsa fra noi, con le mie reiterate richieste in questo senso ma, a quanto pare, era troppo occupato a organizzare le sue cene con i vertici.
Infine sul tema caro al consigliere Sergo, “pensare a lavorare lasciando da parte le antipatie personali”, gli ricordo che sa bene come abbia chiesto infinite volte – sempre inevase – delle riunioni regionali proprio in questo senso, per informare e dirimere alcune questioni, anche nel tentativo di ovviare a certe antipatie personali – e sa bene a chi alluda – nei miei confronti.
Ho sempre trovato il classico “muro di gomma”. senza contare che le riunioni autoconvocate da me e pochi altri sono state regolarmente boicottate, da loro stessi e da qualche attivista in cerca di consenso.
Documentazione a disposizione.
Claudia Gallanda
Già consigliere comunale di Udine
M5s
Inviato alla c.a. Anna Buttazzoni in risposta al suo articolo di data odierna.