Nell’indifferenza generale va all’asta per circa 1 milione e 200 mila euro la quota del 22 per cento di proprietà del Comune di Udine di “Udine e Gorizia Fiere”.
Nessuno dei presidenti della commissione bilancio che si sono susseguiti in questi anni ha ritenuto di fare chiarezza su un tema importante per la città e per il suo comparto economico.
Infatti, se tutto fosse avvenuto nell’interesse dei cittadini, si sarebbero chiamati in commissione tutti gli attori della vicenda (soci e amministratori), non limitandosi ad audire solo gli assessori di turno (Cinzia del Torre per la passata amministrazione e l’attuale, Francesca Laudicina).
Anche il mega progetto di riqualificazione da una decina di milioni di euro di finanziamento, le cui fasi iniziali risalgono al 2017 (pare ci fosse un unico partecipante alla gara) è passato -nonostante le sollecitazioni nel corso dell’ultimo consiglio comunale del consigliere Domenico Liano- sotto un silenzio di tomba, davvero la tomba della nostra partecipata.
Appare difficile, infatti, votare con cognizione -e parlo ovviamente anche del passato- quando le informazioni vengono citate solo approssimativamente.
Quello che i consiglieri non meno dei cittadini dovrebbero sapere è che -al netto delle poche informazioni volutamente a disposizione- la partecipazione di Udine in “Udine e Gorizia Fiere” si sta letteralmente svendendo per il classico “tozzo di pane”; nonostante l’attività congressuale del compendio stia riprendendo bene, l’amministrazione comunale ritiene funzionale sbarazzarsi delle sua quota di quasi un quarto.
Voci sussurrano che non si voglia dar fastidio al nuovo centro congressi nello stadio di “paron Pozzo”.
Anche fra gli attuali membri della Commissione Bilancio nessuno – da Enrico Bertossi (già presidente di CCIAA, socia di Udine e Gorizia Fiere), Cinzia del Torre (già assessore al Bilancio della giunta precedente) e Alessandro Venanzi (già assessore al Turismo e altre deleghe della giunta precedente) – ha ritenuto di chiedere una commissione per approfondire l’argomento.
A parte gli interventi puntuali del Consigliere Domenico Liano, che ha cercato di dare spunti di riflessione a un aula indifferente, ritengo imbarazzante che, come già fu per lo Stadio Friuli, sia un ex consigliere a dover riportare la questione in altre sedi.
Viste le numerose incongruenze, infatti, ho ritenuto rivolgermi alla Corte dei conti.
Claudia Gallanda
già consigliere comunale di Udine
mandato 2013-2018
Allego: Foto ristrutturazione da 10 milioni di euro (pubblici).
da sito Land Sistemi