Conosco bene, avendoli testati di persona, i “mezzucci di bassa lega” dei democratici di casa nostra, che ritengo di definire senza mezzi termini “sepolcri imbiancati”.

In questo momento sto seguendo cose molto più complesse della “Questione Pavan”, che sta inflazionando le cronache di gossip di mezza Italia.

Leggendo il Messaggero Veneto di oggi, però, di cui riporto l’articolo, ho letto la seguente affermazione del consigliere della Lega Carlo Pavan «Il senso di quanto volevo esprimere è stato abilmente fuorviato da colei che ha postato inizialmente il video (Eleonora Meloni del Pd), con molteplici copia e incolla artigianali».

A proposito di questa faccenda rilevo quanto segue:

1) né l’articolo di oggi né quello di ieri riportano il nome del giornalista, e anche secondo me le affermazioni di Pavan sono state strumentalizzate (a mio avviso ci sarebbero gli estremi per una diffamazione aggravata);

2) riporto quanto previsto dal “REGOLAMENTO PER LE RIPRESE AUDIOVISIVE, REGISTRAZIONE E DIFFUSIONE DELLE SEDUTE DI CONSIGLIO COMUNALE E DELLE COMMISSIONI CONSILIARI.
APPROVATO CON DELIBERAZIONE CONSILIARE N. 88 D’ORD. DEL 27 OTTOBRE 2014”
“Art. 5 – Limiti di trasmissione e commercializzazione.
1.La diffusione parziale delle riprese audiovisive effettuate deve essere rispettosa del principio di completezza informativa e di trasparenza“.

So che per questa amministrazione, come per la precedente targata PD, i regolamenti si usano al posto della carta igienica, ma, ugualmente, inviterei il consigliere Pavan a sporgere denuncia nei confronti sia del giornalista, che dei responsabili del PD.

Buon lavoro consiglieri, andate di male in peggio!!!
Povera Udine, poveri noi!!!

Claudia Gallanda
già consigliere comunale di Udine