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Proprio come con le caramelle: una tira l’altra e le varianti affiorano. Dal muro posticcio antirumore per il Sello al riscaldamento delle rampe di accesso per l’inverno, al nuovo progetto di viabilità adiacente al “Polo-buco” del parcheggio di Piazza 1 Maggio.
Tutte queste varianti in corso d’opera, che spuntano come funghi dopo le copiose piogge di fine estate, hanno e trattengono in seno un pasticcio, cioè qualcosa che necessita di chiarimenti, interrogazioni, prospettive e finalità.
Anche i tabulati fonometrici, effettuati dalla ditta Inarco, incaricata da Ssm al rilevamento del rumore provocato dal cantiere, risultano imprecisi, fino al paradosso che al centro di alcune stanze della scuola, risulterebbe piu’ rumore nell’ipotesi di nuovi serramenti che non con quelli esistenti e, vicino ad alcune aperture, a finestre chiuse si registrerebbe più rumore che a finestre aperte. Errore umano data la complessità della relazione? Non era meglio intraprendere un investimento strutturale sulla scuola, duraturo nel tempo, come nuove finestre?
E la copertura delle rampe d’accesso: si o no? Questione rimandata alla sentenza del TAR nel gennaio 2015. Rimando ottimo per pianificare l’ulteriore spesa per il riscaldamento delle rampe!
E, non ultima, la variante affidata all’Ing. Disnan, che già svolge per il Comune le funzioni di vigilanza tecnico-amministrativa sui lavori del parcheggio: la progettazione di una nuova viabilità.
Chi controlla chi dunque? Quante variazioni di struttura e soprattutto di costo a carico dei cittadini dovremo vedere ancora per questo “Polo-park” – che sembra ormai esser stato progettato ai tempi del paleolitico e che il M5S ha sempre denunciato come inutile e dispendioso – prima che divenga moderno e funzionale per la città e i suoi abitanti?